Parma, la piccola Parigi padana, come amano definirla i suoi abitanti parmigiani è stata scelta come la Capitale Italiana della Cultura per il 2020. Se fate una passeggiate tra le sue vie e parlate con i parmigiani, scoprirete perchè questa cittadina emiliana ha l’appellativo di piccola Parigi.
Un viaggio nella storia, lungo secoli che hanno trasformato la città di Maria Luigia d’Austria, di Verdi, di Toscanini e di Guareschi in una capitale di bellezza.
Basta camminare tra le strade della città per scorgere le sue mille sfaccettature, dal Medioevo all’eredità verdiana, dall’Impero Asburgico di Maria Luigia alla Parma contadina, per giungere al carattere imprenditoriale innovativo e all’avanguardia.
Siamo di fronte ad un viaggio nel tempo, ogni epoca si caratterizza per gli spazi che la città ha saputo offrire ai suoi cittadini nel corso degli anni. Un’identità culturale dinamica, che oggi viviamo e respiriamo nella contemporaneità di Parma 2020.
D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. Cit. Italo Calvino
La candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2020 nasce proprio dal tema del “tempo” ossia nella capacità di Parma di sapersi rigenerare attraverso la cultura, scandendo i ritmi della vita quotidiana, abbattendo barriere storiche e sociali attraverso processi di condivisione e di crescita, da qui la frase manifesto: “La cultura batte il tempo”.
Grandi opere di restauro caratterizzano Parma 2020. La Chiesa di San Francesco del Prato e l’Ospedale Vecchio avranno da quest’anno una nuova vita. La maestosa Chiesa di San Francesco del Prato Dopo grande quasi quanto il Duomo di Parma, sarà ufficialmente restituita alla città con la messa in scena dal 26 settembre del Macbeth di Verdi e al culto dall’8 dicembre.
San Francesco del Prato si avvia a divenire il simbolo di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 insieme all’Ospedale Vecchio chiuso da oltre 100 anni.
Siamo nella zona dell’Oltretorrente, conosciuta per i moti rivoluzionari e per essere divenuta crogiolo di multiculturalità e della gioventù. Il vecchio edificio cinquecentesco ospiterà dal 24 aprile una mostra sul futuro della memoria della città e avrà il nome di Hospitale.
La piccola Parigi emiliana, la città dei grandi maestri della musica Verdi e Toscanini, e dove l’enogastronomia è regina indiscussa, apre le sue porte più segrete a tutti i visitatori che vorranno scoprirla per l’intero anno.
Un viaggio nella cultura che lascerà nelle mente dei viaggiatori sensazioni uniche e memorabili, perché Parma è la capitale della bellezza raffinata ed elegante al contempo semplice e genuina.
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