Nel nostro peregrinare alla ricerca di luoghi, persone e tradizioni da raccontare, ci siamo imbattuti in un podere che sconfina dal territorio d’Emilia. Siamo nella vicina e splendida Toscana, più precisamente nella campagna di Siena. Qui si trovano racchiusi quei paesaggi tanto celebri e famosi che ci capita anche di vedere nei film stranieri ambientati in Italia. La Toscana, la terra dalle ampie e dolci colline, in cui regnano filari di cipressi con la loro maestosa eleganza. Un paesaggio che vederlo dal vivo dona un’infintà di emozioni e lascia i nostri occhi ammaliati da tanta sublime bellezza.
In questo angolo di Toscana, c’è un po’ di Emilia. Abbiamo scoperto nel nostro viaggio che uno studio di giovani architetti di Bologna, dal nome Ciclostile, ha dato una seconda vita, ad un vecchio casolare di campagna proprio nel cuore delle Crete Senesi. Il casolare si chiama Podere Navigliano e desideriamo raccontarvelo.
Podere Navigliano si caratterizza per la sua magnificenza rurale e per la sua struttura architettonica, che riprende le vecchie case contadine di un tempo. Qui a Podere Navigliano la storia è stata reinventata seguendo uno stile che richiama la natura con un occhio alla contemporaneità. I tre giovani architetti Giacomo, Gaia e Alessandro attraverso il loro linguaggio e la loro arte hanno conferito una nuova identità al vecchio casolare, trasformandolo in una residenza elegante e raffinata, senza mai abbandonare la tradizione che si respira in ogni stanza.
Un progetto che ci ha affascinato per lo stile semplice ed essenziale, capace di lasciare ampio spazio all’anima del podere che si sviluppa su una superficie di 600 mq ed è composto da tre piani. Il piano terra, un tempo adibito a stalla e a ricovero per gli attrezzi, ora ospita un’area benessere dove è stata ricavata una vera e propria SPA, una lavanderia, una taverna e un garage. La zona giorno è stata ricavata al primo piano, dove è possibile ammirare la vallata a sud, mentre due suite sono state realizzate con vista sul giardino interno, per godere di una maggiore intimità. Le due torrette della residenza ospitano le stanze di maggior pregio.
L’attenzione ai dettagli è studiata con cura, specialmente nella scelta dei materiali che diventano essi stessi elemento decorativo ed originale. Come i pavimenti che non sono mere superfici calpestabili ma riflettono la filosofia dell’intervento. I materiali si alternano, dalle resine scelte per il piano terra, al cotto dalle diverse tonalità della zona giorno. Un gioco di colori e di cromie che donano una forte identità al podere.
Il legno, il cotto e l’acciaio sono gli elementi prediletti, che Ciclostile ha voluto utilizzare per esprimere al meglio l’identità di questo antico casolare, seguendo il principio dello “smallness”, vale a dire l’idea di ottimizzare i costi sociali ed economici del design attraverso l’uso creativo ed innovativo delle risorse. I materiali diventano essi stessi attori del processo, così come le tecnologie, le risorse economiche e il tempo dedicato all’opera. Da questa filosofia prende vita Podere Navigliano, con le sue assi di legno recuperate e assemblate in un pattern variegato e disomogeneo.
L’acciaio riveste grande importanza in questo progetto, da elemento strutturale è stato portato ad elemento di finitura protagonista dello spazio interno. La scala in corten, il camino bifacciale e le cerchiature testimoniano l’intervento sull’esistente non cercando di nasconderne le cicatrici ma elevandole ad elemento caratterizzante.
Le stanze sono ampie e luminose per le ampie vetrate che ripercorrono in tutta la dimora e le pareti, rifinite con calce naturale con un andamento irregolare, sottolineano la bellezza e il colore della calce, diventando esse stesse un’opera decorativa. Tutte le facciate del casolare sono state trattate e restaurate con la stessa calce e riprendono l’estetica propria del luogo ad eccezione della facciata dell’ingresso principale che per motivi strutturali è stata ricostruita.
Podere Navigliano, una dimora dal fascino rurale nel cuore della campagna toscana, dove il tempo sembra essersi fermato. Un intervento di ristrutturazione che lo studio di giovani architetti di Bologna ha riportato a nuova vita conferendo una forma artistica in perfetta sintonia con la tradizione e la contemporaneità allo stesso tempo, per un’opera originale ed unica nel suo genere.
Ciclostile
Ciclostile Architettura nasce a Bologna nel 2009 come gruppo di lavoro dalla collaborazione tra
Giacomo Beccari (1982), Gaia Calamosca (1981) e Alessandro Miti (1981) e si struttura stabilmente nel 2012.
Ciclostile Architettura opera nei campi di architettura, urbanistica, ricerca e sviluppo attraverso progetti a scale differenti riservando particolare attenzione a progettazione partecipata, spazio pubblico e recupero edilizio.