Siamo in provincia di Modena. Sul confine tra Emilia e Toscana. Siamo nell’Appennino Tosco-Emiliano, quella catena di monti che cela tesori ancora poco conosciuti. C’è un lago racchiuso in una conca che rappresenta uno dei laghi più grandi dell’Appennino Tosco-Emiliano. Il suo nome è Lago Baccio.
Il Lago Baccio si trova a 1554 m s.l.m. e anche se la sua origine rimane tutt’ora incerta, la sua forma ovale lo rende unico. Questo specchio d’acqua è avvolto da una atmosfera magica e malinconica. Quest’estate quasi per caso, mi sono ritrovata di nuovo in questo angolo di Appennino Modenese, vicino al paesino di Pievepelago e al più famoso Lago Santo.
Sono passati 15 anni dall’ultima volta che l’ho visto. Ho provato un sentimento di romantico splendore nel rivederlo, tanto da farmi pensare al celebre Lake District inglese. Complice è stata l’atmosfera creata da un cielo ricco di nuvole estive rese brillanti dai raggi di un sole nascosto dietro di esse.
Il Lake District così lontano da qui. Eppure in quel momento la bellezza della natura e la sua forza mi ha trasportato in Inghilterra. I monti intorno al Lago Baccio, alternano una struttura in roccia ricoperta da macchie di vegetazione dal verde brillante. Un’immagine che mi ricorda il parco naturalistico del Lake District, che rappresenta il parco nazionale più grande dell’Inghilterra.
Le sensazioni che si provano davanti ad un paesaggio naturale hanno un potere sconfinato. A me hanno fatto rivivere l’Inghilterra e il desiderio di andare a rileggere una delle poesie più belle di William Wordsworth: Lines Written a Few Miles above Tintern Abbey. Ho rivisto tra questi versi me stessa. Un’opera che come suggerisce il titolo, è stata scritta a poche miglia dall’abbazia di Tintern, ritornando sulle rive del fiume Wye durante un’escursione. Lo scritto risale al 13 luglio 1798.
Centocinquantanove versi, attraverso i quali William Wordsworth esprime la propria concezione della natura. La natura è fonte di conoscenza. La natura è in grado di educare l’uomo che impara a osservarla e ad ascoltarla. La natura è sorgente perenne di bellezza.
Cinque anni sono passati; cinque estati, per la durata di cinque lunghi inverni! e ancora ritorno ad ascoltare queste acque scorrere dalle sorgenti sui monti al dolce mormorio dell'entroterra.
Lines Written a Few Miles above Tintern Abbey
Five years have passed; five summers, with the length of five long winters! and again I hear these waters, rolling from their mountain-springs with a soft inland murmur.
Though absent long, These forms of beauty have not been to me, As is a landscape to a blind man's eye: But oft, in lonely rooms, and mid the din Of towns and cities, I have owed to them, In hours of weariness, sensations sweet, Felt in the blood, and felt along the heart, And passing even into my purer mind With tranquil restoration:—feelings too Of unremembered pleasure; such, perhaps, As may have had no trivial influence On that best portion of a good man's life; His little, nameless, unremembered acts Of kindness and of love.
Therefore am I still A lover of the meadows and the woods, And mountains; and of all that we behold From this green earth; of all the mighty world Of eye and ear, both what they half-create,* And what perceive; well pleased to recognize In nature and the language of the sense, The anchor of my purest thoughts, the nurse, The guide, the guardian of my heart, and soul Of all my moral being.