Il Romaticismo, un movimento letterario che mi affascina in particolare modo e studiarne le caratteristiche, mi fa riflettere sulle similitudini tra il tempo d’allora e la nostra contemporaneità. Il Romanticismo era un movimento di pensiero e di scrittura iniziato in Germania e in Inghilterra alla fine del XVIII secolo in reazione al Neo-Classicismo.
Esso celebra l’amore per la bellezza sublime della natura. L’amore per i fenomeni naturali estremi, di fronte ai quali l’uomo prova sentimenti di trasporto facendolo sentire vivo e vicino al Creatore. I romantici erano coloro che attraverso l’ agonia e i momenti di estasi riuscivano ad andare oltre alla realtà.
La predilezione per il gotico, per l’arte medievale, per l’immagine che suscitano antiche rupi e castelli. Lo spirito umano deve essere libero e nella natura l’uomo ritrova la sua forza. Ecco allora il motivo per cui di fronte a paesaggi, foreste, torrenti, ma anche solo lo sguardo rivolto ad un albero solitario nella pianura, fanno affiorare emozioni, appagate da un benessere emotivo. Un appagamento dello spirito che in quel momento ti permette di lasciare alle spalle i pensieri che affollano la mente.
Rousseau è stato il primo a sostenere che l’uomo avrebbe trovato se stesso solo se in armonia con la natura, dalla quale avrebbe tratto ispirazione ammirando la sua bellezza. La bellezza non è un fatto puramente estetico, ma ha a che fare con la nostra identità e con la nostra memoria immaginativa. Le linee di un paesaggio, il verde di una collina, l’infrangersi di un’onda del mare su uno scoglio, restano impressi in noi divenendo pensiero e memoria.
W. Wordsworth ha scritto in riferimento alla natura: “The anchor of my purest thoughts, the nurse, the guide, the guardian of my heart and soul of all my moral being”. Wordsworth rappresenta per me la forma più soave del movimento romantico in letteratura. Leggo e rileggo le sue poesie e trovo delle similitudini con la società contemporanea, a dimostrazione che l’animo umano è sempre lo stesso.
Il sentimento di melanconia, il desiderio di ritirarsi per riflettere e di crogiolarsi nel dolore dolce porta a entrare in contatto con l’essere più profondo.
Con questa breve introduzione sul Romanticismo, vorrei aprire un nuovo capitolo all’interno del mio magazine CiaoEmilia. Nato per raccontare i luoghi della mia regione, d’ora in poi ospiterà tra le “sue pagine” anche scorci sulla letteratura dei grandi scrittori e sulla musica del passato. Le arti umanistiche sono straordinarie, sono un’espressione del fare umano che riempiono l’animo, non importa in quale secolo l’artista sia vissuto. Le gioie, i dolori, la felicità sono sentimenti che fanno parte della nostra natura.